Sportello Care-Coaching in azienda: un servizio concreto per il benessere di lavoratori e lavoratrici

Perché è importante uno sportello di care coaching in azienda? 

Il servizio che offriamo, all’interno delle aziende è uno "spazio".  

Il concetto di "spazio" è stato scelto per invitare le persone a concedersi uno spazio/tempo dedicato, vivendolo come un momento di condivisione: è un luogo dove si cerca di instaurare una connessione positiva e accogliente

L’importanza di questo spazio deriva dal messaggio intrinseco che l'azienda comunica alle/ai lavoratori: il riconoscimento del valore del loro lavoro di cura nelle loro vite e lo spazio di legittimazione che ha nell’organizzazione. Il rimando da parte delle/dei lavoratori è di gratitudine nei confronti dell’azienda, la quale favorisce l’integrazione tra lavoro e vita privata e dedica risorse mirate a sostegno di questa. 

In Italia, un lavoratore su tre è anche caregiver: in questo contesto, dunque, è evidente l’importanza di uno spazio finalizzato al supporto e all'informazione, trasformandosi in un’opportunità, sia per il lavoratore stesso che per l’organizzazione. 

Il nostro servizio non si limita a fornire ascolto, ma si distingue per la sua concretezza. La nostra metodologia, fondata sui principi del coaching, permette di strutturare percorsi definiti, personalizzati e mirati: l’obiettivo è offrire soluzioni pratiche e reali, sostenendo l’empowerment della/del caregiver e dei genitori.  

Quando le persone concludono il loro percorso all’interno dei nostri spazi è comune osservare un miglioramento del loro benessere. Essere consapevoli delle risorse a disposizione porta a una condizione di maggiore serenità.  

  • Quali sono i principali bisogni che emergono all’interno degli spazi?

Possiamo identificare tre principali target che si rivolgono a noi e che accedono allo spazio: genitori, caregiver e persone con disabilità. Ne consegue, dunque, che i bisogni che emergono sono molteplici e differenziati. 

GENITORI 

Le richieste provengono spesso da genitori che si trovano in fasi critiche, in cui iniziano a sorgere dubbi e difficoltà nel gestire determinate problematiche con i/le propri/e figli/e. La finalità del nostro spazio è infatti quella di accompagnarli nella costruzione di una rete di supporto e nella conoscenza dei servizi disponibili. Durante gli incontri vengono accolti bisogni e preoccupazioni, rilanciate competenze e opportunità offrendo al genitore uno spazio di confronto e conforto. Oltre che un ponte per raggiungere i servizi nella rete territoriale, che siano essi pubblici o privati. 

Tra le richieste ricorrenti troviamo la necessità di orientarsi nel mondo dell'educazione, in particolare per i neogenitori, che devono relazionarsi con strutture come nidi, scuole materne e attività educative extrascolastiche; le problematiche inerenti allo studio, i bisogni speciali, le dipendenze e le complessità dell’adolescenza.   

Oggi ci si trova di fronte a una sovrabbondanza di informazioni e servizi, che rende difficile per i genitori “navigare” in questo contesto e trovare soluzioni di qualità. Pertanto, il nostro ruolo è quello di accompagnarli nella ricerca di servizi adeguati, creando un rapporto di fiducia fondamentale per la costruzione di questa rete. 

CAREGIVER 

Per quanto riguarda il caregiving, le richieste sono ad ampio raggio e spaziano dalla comprensione del riconoscimento dell'invalidità civile e della legge 104, all’individuazione di servizi di supporto alla domiciliarità; oppure all’ambito socio-sanitario e/o socio-assistenziale. Quando le necessità sono di tipo informativo i percorsi sono legati ai diritti e ai benefici legati al riconoscimento dell'invalidità, illustrando le differenze tra le diverse categorie e accompagnandoli nell'avvio delle pratiche necessarie. Quando le necessità sono di tipo gestionale, invece, affianchiamo le persone nel percorso di individuazione dei servizi socio-sanitari e/o socio-assistenziali più indicati e nell’attivazione di questi.  

Il nostro intervento, dunque, non si limita a fornire informazioni, ma si estende a un supporto pratico, aiutando le/i caregiver a orientarsi tra le diverse opzioni e a identificare gli interlocutori più adatti 

DISABILITÀ 

Infine, affrontando il tema della disabilità, il nostro obiettivo non è solo quello di informare riguardo agli aspetti amministrativi, ma anche di accompagnare le persone verso una maggiore consapevolezza della loro situazione. Spesso, le persone con disabilità arrivano con timori e dubbi sul significato del riconoscimento dell'invalidità, sia a livello personale che lavorativo. Un aspetto cruciale del nostro intervento è quello di cambiare la percezione della disabilità, trasformandone il riconoscimento da un punto di arrivo a un nuovo inizio. 

Attraverso un percorso di consapevolezza, lavoriamo per ridurre la stigmatizzazione legata all'abilismo e aiutiamo le persone a riconoscere le proprie potenzialità. Questo approccio richiede un coinvolgimento attivo delle persone, sia a livello emotivo che pratico, nella costruzione del proprio percorso di crescita e autodeterminazione. 

  • Quali sono i benefici personali e a livello lavorativo di una persona che si rivolge allo spazio? 

La presenza di uno spazio di ascolto e supporto risponde a un'esigenza significativa per le persone che si approcciano a questo servizio. Coloro che vi accedono riconoscono l'importanza e l'utilità di avere a disposizione uno spazio diretto, che consente di bypassare complessità e difficoltà legate al rivolgersi ad un servizio esterno all’organizzazione. 

Questo servizio diventa un punto di riferimento fondamentale per le persone che hanno carichi di cura. La possibilità di ricevere informazioni e assistenza in modo diretto non solo semplifica il processo di ricerca di supporto, ma riduce anche il rischio di errori nel reperimento delle informazioni necessarie. 

I benefici lavorativi sono evidenti: le persone che possono contare su un supporto aziendale sperimentano una diminuzione significativa dello stress. Sapere di non affrontare le difficoltà da sole/i aumenta la fiducia nei confronti dell'azienda e alza i livelli di soddisfazione tra i dipendenti. Inoltre, si promuove una cultura di scambio di esperienze positive, dove il passaparola diventa un veicolo di informazione utile tra colleghi. 

In termini pratici, dedicando uno spazio per gestire le problematiche legate al lavoro di cura, i lavoratori possono ridurre il tempo speso in attività non lavorative, migliorando così la loro produttività. Sapere di avere a disposizione un momento dedicato per affrontare problematiche legate al lavoro di cura aiuta a mantenere la calma e la lucidità.  

Inoltre, il supporto offerto permette di educare le persone con carichi di cura, fornendo loro gli strumenti per gestire le emergenze in modo efficace, riducendo così l’impatto delle loro preoccupazioni sul lavoro. Si crea così un ambiente di gestione delle emozioni più sereno. 

  • Quali sono le caratteristiche principali proprie dello spazio?

Innanzitutto, il servizio di care coaching si distingue per il suo accesso, che offre diverse modalità di contatto: i vari canali di comunicazione disponibili offrono grande flessibilità e accessibilità. È fondamentale che le persone possano scegliere il metodo che ritengono più comodo, e il fatto che ci sia un numero fisso, un numero di cellulare e la possibilità di comunicare tramite WhatsApp è un grande vantaggio. 

Uno dei punti di forza più significativi è il tempo di risposta: di solito, ci impegniamo di rispondere a tutte le richieste entro la giornata. In caso di emergenza, gli utenti possono ricevere appuntamenti ravvicinati, anche solo poche ore dopo la chiamata. Le tempistiche sono, a nostro avviso, un elemento cruciale per il successo del servizio. 

Inoltre, offriamo flessibilità anche nella scelta dei giorni per i colloqui: la possibilità di avere appuntamenti anche il sabato è un'opzione che può essere utile per coloro che lavorano a turni o hanno difficoltà durante la settimana. Gli incontri hanno una durata di 50 minuti, durante i quali ci concentriamo sulla comprensione delle esigenze della persona.  

L'approccio utilizzato è finalizzato alla creazione di un clima disteso e privo di giudizi, fondamentale per chi si trova in una situazione di stress come spesso accade ai caregiver. È essenziale che la persona sappia di avere di fronte qualcuno che la ascolta senza giudicarla. L’aspetto distintivo del nostro servizio è l'umanità con cui ci approcciamo: poniamo sempre al centro la persona.  

La combinazione di tutti questi elementi rende il nostro servizio unico. 

  • Chiara, ti piacerebbe lasciare un messaggio destinato a chi leggerà questa intervista?   

Chiudendo la nostra intervista, vorrei sottolineare l'importanza di avere uno spazio dedicato di care coaching all'interno delle organizzazioni. Questo non è solo un servizio, ma un messaggio chiaro ai lavoratori: l'azienda è aperta, attenta e si prende cura delle tematiche sempre più rilevanti per tutti noi. Con una popolazione aziendale che cresce in diversità, sia in termini di età che di bisogni, è fondamentale iniziare a costruire un ambiente di lavoro inclusivo e solidale. 

Attraverso i nostri spazi di care coaching, ci proponiamo di creare un ambiente positivo e di valorizzare ogni lavoratore. Questo non solo migliora il benessere individuale, ma diventa anche un potente strumento di employee branding, attirando talenti e fidelizzando i lavoratori attuali. 

Riceviamo spesso messaggi di gratitudine dai dipendenti, come già anticipavo, che riconoscono l’opportunità di avere uno spazio dedicato a loro. Questi riscontri sono fondamentali: dimostrano che l'azienda è un luogo in cui ci si sente valorizzati e supportati. La presenza di uno spazio come questo è un segnale forte di attenzione e cura, che ha un impatto positivo per chi ha un carico di cura. 

Il nostro approccio di care coaching aiuta le persone a esplorare le proprie motivazioni e risorse interne, a riconoscere le soluzioni già presenti nella loro vita. Siamo qui per guidarli, valorizzando le strategie già adottate e creando nuovi percorsi. 

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Sofferenza e cura organizzativa: uno sguardo sociologico